martedì 23 dicembre 2014

Panda «finti» al circo Orfei? Blitz e denuncia della Forestale

Riccardo Gravina dello staff: «Accuse false. Venite e vedrete come teniamo gli animali». I due cani sono stati sequestrati

Una guerra iniziata negli anni '80 dagli animalisti e che continua oggi. Un anno fa a Erbusco un circense, durante un'accesa discussione con un gruppo di animalisti si sentì male e morì stroncato da un malore. In altri casi le proteste hanno portato al sequestro di alcuni animali. Molte città vietano gli spettacoli circensi. Domenica pomeriggio a San Polo, dove venerdì sono iniziati gli spettacoli, il Circo Orfei diretto da Nelly, nipote di Moira e figlia di Paolo, alcuni animalisti si sono confusi tra il pubblico. Sono entrati per lo spettacolo del pomeriggio pagando il biglietto e si sono seduti seguendo con attenzione le varie attrazioni muniti di macchina fotografica. Presenti anche alcuni agenti del Corpo forestale di Brescia. GIÀ VENERDÌ alcuni attivisti del Partito Protezione Animali avevano effettuato un presidio fuori dal tendone per protestare contro gli spettacoli con animali. Il giorno dopo erano ricomparsi al circo «armati» di macchine fotografiche dopo essere entrati pagando regolarmente il biglietto e «senza arrecare alcun disturbo all'interno» secondo quanto riferito ieri in una nota. Che era accaduto? Due cuccioli di cane Chow Chow dipinti con i colori di un panda e presentati come cuccioli di quest'ultimo sono stati a loro dire utilizzati per fare fotografie con bambini. Animali descritti come «un incrocio tra un panda e un cane» affermano i denuncianti che hanno puntato il dito anche contro chi teneva «le tigri rinchiuse in piccole gabbie». E' seguito l'intervento dei Forestali e di un veterinario che ha ispezionato il circo. «Tutto a norma» ribatte Gravina. La Forestale ha fatto scattare la denuncia e sequestrato i due cani. Il Ppa attacca con Fabrizio Catelli, presidente del partito: «La tristezza di questi spettacoli dove gli animali vengono sfruttati per il divertimento di qualche spettatore lascia già di per sé spazio a profonde riflessioni. Vedere poi ridicolizzare anche dei poveri cani per trarne profitto cercando di farli passare come cuccioli di panda significa che il fondo è stato quasi raggiunto». Immediata la replica di Riccardo Gravina segretario del Circo Orfei, una «famiglia» di 170 persone. Al cronista ha mostrato i vari animali. «Ma quali finti panda? Come vede nessun animale è legato o tenuto in gabbie anguste. I nostri animali sono tranquilli. Sarebbero nervosi se venissero trattati male. Invito i bresciani a visitare i nostri animali. Vedere di persona».
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